Le vacanze estive si avvicinano e la voglia di tornare a viaggiare è sempre più forte. Ieri il Governo ha dato l’ok all’introduzione del cosiddetto Green Pass digitale, che dal 1° luglio agevolerà gli spostamenti in Europa, anche se per un periodo transitorio saranno accettate anche documentazioni cartacee che attestino l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un tampone molecolare o antigenico. Ma quali sono ad oggi le regole per i viaggi nei Paesi UE? Dove si possono reperire informazioni aggiornate sulle procedure da seguire? Abbiamo provato a mettere un po’ d’ordine per offrirvi una guida utile per i viaggi aerei: non resta che augurarvi buon viaggio!
In attesa dell’introduzione del certificato Covid digitale UE, è possibile accedere in Francia presentando certificato di vaccinazione completa (con vaccini Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson) effettuata da almeno 14 giorni, attestazione di guarigione da Covid o tampone molecolare o rapido negativo da effettuarsi nelle 72 ore precedenti il viaggio. Tutti i viaggiatori, vaccinati e non, devono presentare una dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomi da Covid-19 e di contatto con un caso confermato nei 14 giorni precedenti il viaggio.
Se il test non può essere effettuato in Italia, è possibile chiedere all'Ambasciata o al Consolato francese un documento specifico denominato "Esenzione test RT-PCR". In questo caso, si verrà testati all'arrivo ed è prevista una quarantena obbligatoria di 7 giorni da completare in una struttura ricettiva convalidata dalle autorità pubbliche, con un ulteriore test alla fine del periodo di isolamento. Sono esentati i bambini sotto gli 11 anni.
Per il rientro in Italia, occorre effettuare un tampone entro 48 ore dal volo di rientro: tutte le informazioni sono reperibili sul sito infocovid.viaggiaresicuri.it.
A partire dal 1 giugno la Grecia accetta i certificati COVID digitali UE – DCC di viaggiatori provenienti da altri Paesi che lo abbiano già rilasciato, che attestano l’avvenuta somministrazione della seconda dose (o l’unica dose, se il vaccino è Johnson & Johnson) da almeno 14 giorni (oltre ai già citati, anche Sinovac, Sputnik, Sinopharm e Cansino Biologics), attestato di guarigione dal Covid (valido per 9 mesi a partire dal 20mo giorno successivo alla prima positività), o test molecolare negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza.
Chi non abbia il certificato Covid digitale UE – DCC deve presentare la medesima prova di vaccinazione completata, oppure un test molecolare negativo effettuato entro 72 ore dall’arrivo.
Possono accedere anche coloro che presentino prova di un test positivo al Covid effettuato almeno 20 giorni prima, considerati dunque guariti, o un certificato medico (valido per 9 mesi) attestante che il titolare è risultato positivo all'infezione da virus SARS-CoV-2.
Ogni viaggiatore che arriva in Grecia, indipendentemente dal certificato in suo possesso, può essere sottoposto a controlli sanitari casuali. Per il viaggiatore che è stato selezionato lo screening è obbligatorio: in caso di rifiuto, le autorità si riservano il diritto di proibire l'ingresso nel Paese. La selezione avviene attraverso un sistema di campionamento mirato, denominato "EVA", utilizzato anche nell'estate 2020.
Un’ulteriore richiesta è quella di compilare per ogni viaggiatore il Modulo di Locator Passeggeri entro le 23.59 del giorno prima dell’arrivo in Grecia, con informazioni dettagliate sul loro punto di partenza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri Paesi e sull'indirizzo del loro soggiorno in Grecia. Il documento si trova anche sull'app gratuita Visit Greece, che si consiglia di scaricare, e su travel.gov.gr. Le lingue ammesse per la documentazione sono inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo o russo. Sono esentati i bambini entro i 6 anni.
Per il rientro in Italia, occorre effettuare un tampone entro 48 ore dal volo di rientro: tutte le informazioni sono reperibili sul sito infocovid.viaggiaresicuri.it.
I passeggeri con certificato digitale Covid UE, così come tutti i viaggiatori provenienti da paesi non considerati a rischio, otterranno un "Fast Control QR Code" dopo aver compilato il modulo di controllo sanitario prima della partenza (disponibile anche nell'app Spain Travel Health), che consente di accedere a controlli sanitari più rapidi, in quanto i passeggeri non dovranno esibire il certificato né all'imbarco né al controllo di salute all'arrivo.
Chi arriva dalle zone considerate “a rischio”, un elenco che viene aggiornato ogni 7 giorni dal Ministero della Sanità, deve presentare certificato di vaccinazione completata da almeno 14 giorni (Pfizer, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson, Sinopharm, Sinovac), certificato di recupero da Covid-19 con validità dagli 11 ai 180 giorni dalla prima positività al molecolare o test negativo molecolare o antigenico.
I documenti possono essere forniti in spagnolo, inglese, francese o tedesco. Sono esentati i bambini sotto i 12 anni.
Per il rientro in Italia, occorre effettuare un tampone entro 48 ore dal volo di rientro: tutte le informazioni sono reperibili sul sito infocovid.viaggiaresicuri.it.
I viaggiatori in ingresso devono presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo o un test rapido da effettuarsi nelle 24 ore precedenti. Per i viaggiatori provenienti da zone classificate ad alto rischio (500 casi per 100mila abitanti) devono sottoporsi a una quarantena di 14 giorni, a meno che il soggiorno non sia inferiore alle 48 ore o i viaggiatori siano invitati ad eventi organizzati dalla Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione Europea o debbano partecipare a competizioni professionali internazionali. Sono esentati i bambini sotto i 2 anni. Misure speciali sono previste per l’arcipelago di Madera e le Azzorre: occorre un test negativo effettuato entro 72 ore prima della partenza, o all’arrivo: sono esentati i bambini sotto i 12 anni.
Per il rientro in Italia, occorre effettuare un tampone entro 48 ore dal volo di rientro: tutte le informazioni sono reperibili sul sito infocovid.viaggiaresicuri.it.
Sul sito dell’Istituto Robert Koch è presente l’elenco dei Paesi classificati per rischio, suddivisi in “variante del virus”, “alta incidenza” o “zone a rischio”.
Per il primo blocco (variante del virus), occorre un test molecolare negativo effettuato entro 72 ore prima dell’arrivo o un test rapido da effettuare entro le 24 ore: i passeggeri sono tenuti poi all’autoisolamento per 14 giorni.
Per il secondo (alta incidenza) è previsto l’autoisolamento per 10 giorni fino a quando non si presentano al sito www.einreiseanmeldung.de la prova di completata vaccinazione da 14 giorni (l’elenco dei vaccini accettati è sul sito web del Paul-Ehrlich-Institut), prova di recupero da COVID-19, certificata da un risultato positivo del test molecolare PCR effettuato almeno 28 giorni prima e non superiore a 6 mesi; un test molecolare PCR negativo pre-partenza effettuato entro 72 ore prima dell'arrivo o un test rapido dell'antigene effettuato entro 48 ore prima dell'arrivo. In questo caso, il periodo di quarantena di 10 giorni può essere concluso sulla base di un test negativo effettuato non prima di 5 giorni dopo l'entrata. La prova deve essere ottenuta prima di entrare nel paese e deve essere presentata alla compagnia aerea prima della partenza. In mancanza di presentazione della prova, il periodo di autoisolamento obbligatorio è di 10 giorni.
Per il terzo (zone a rischio) occorre presentare alla partenza e al sito www.einreiseanmeldung.de la prova di completa vaccinazione o la prova del recupero da Covid secondo i requisiti di cui sopra, o test molecolare effettuato entro 72 ore prima dell’arrivo o antigenico entro 48 ore prima dell’arrivo. In mancanza di presentazione della prova, il periodo di autoisolamento obbligatorio è di 10 giorni. I bambini di età inferiore ai 6 anni non sono tenuti a presentare nessuna documentazione.
Per il rientro in Italia, occorre effettuare un tampone entro 48 ore dal volo di rientro: tutte le informazioni sono reperibili sul sito infocovid.viaggiaresicuri.it.
La diffusione della cosiddetta variante Delta probabilmente causerà nei prossimi giorni e settimane alcune revisioni sulle regole di viaggio verso il Regno Unito. Nel momento in cui scriviamo, le travel rules distinguono la provenienza dei viaggiatori da paesi di fascia “red”, “amber” (in cui è catalogata l’Italia”) e “green”, in ordine decrescente di rischio.
Per viaggiare dall’Italia, è necessario presentare un test molecolare negativo effettuato entro le 72 ore precedenti la partenza (da presentare in inglese, francese o spagnolo), e compilare il “Passenger Locator Form” online reperibile sul sito www.gov.uk, al termine del quale si riceverà un QR Code da presentare alla partenza. Poiché i viaggiatori sono tenuti a osservare un periodo di quarantena di 10 giorni all’arrivo, è necessario anche prenotare due test, da effettuarsi al secondo e all’ottavo giorno di permanenza (sono esclusi dal doppio test i bambini sotto i 4 anni): al link www.gov.uk/find-travel-test-provider è possibile trovare le strutture nelle quali effettuare i test.
Ci sono delle eccezioni legate al tipo di lavoro, se si è in Inghilterra per motivi professionali (ad esempio per i piloti di aereo o per diplomatici in missione internazionale); inoltre, la quarantena può essere interrotta da chiunque al quinto giorno anziché al decimo solo se si effettua un test a pagamento, il cosiddetto “Test to Release”. Tutte le regole valgono anche per i vaccinati.
Il 18 giugno è stato introdotto l’obbligo della quarantena di 5 giorni per chi rientra dal Regno Unito: occorre presentare, al rientro, un test negativo da effettuare nelle 48 ore precedenti il rientro e farne uno ulteriore al termine dei 5 giorni di quarantena.
Come tutti sappiamo, l’emergenza Covid-19 è in continua evoluzione. Quanto è stato scritto è valido nel momento dell’aggiornamento dell’articolo, invitando sempre a valutare prudentemente e in maniera consapevole la situazione, mettendo sempre al primo posto la salute propria e delle persone che ci circondano.
Tutte le informazioni sulle regole di accesso ai vari Paesi dell’Unione sono state reperite al sito ufficiale europeo reopen.europa.eu/it/, che dispone di informazioni costantemente aggiornate e che vi consigliamo di consultare per maggiori informazioni.