13 giugno 2022
La vaccinazione dai 5 agli 11 anni è iniziata in Italia 6 mesi fa. Molti genitori sono ancora incerti sul rapporto rischi benefici. Ecco alcune risposte alle domande e ai dubbi più diffusi.
Sei mesi fa – il primo dicembre 2021 – l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato l’uso del vaccino BioNTech/Pfizer sui bambini dai 5 agli 11 anni. Prima si era espressa favorevolmente l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e la Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
Il vaccino è lo stesso usato per gli adulti, ma viene somministrato ai bambini in dose ridotta (un terzo del dosaggio) e con formulazione specifica. La vaccinazione prevede due dosi a 21 giorni di distanza l'una dall'altra.
Il 17 maggio 2022 l'Agenzia del farmaco statunitense (FDA), dopo uno studio specifico su 400 bambini e sulla base dei dati forniti dai Paesi che già hanno in corso la vaccinazione ai bambini, ha autorizzato la dose di richiamo (booster) dopo 5 mesi dall’ultima dose.
Al primo giugno, secondo il report del Governo, i bambini fra i 5 e gli 11 anni vaccinati con due dosi sono stati il 34,66 %. Negli ultimi 6 mesi i bambini non vaccinati che hanno avuto il Covid e sono guariti sono il 25,01%.
Ci sono numerose domande che i genitori giustamente si pongono e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - il più grande Policlinico e Centro di ricerca pediatrico in Europa – ha dato risposte accurate a quelle più frequenti. Qui di seguito le abbiamo sintetizzate.
Gli studi e l’esperienza fatta in 40 Paesi nel mondo hanno dimostrato un’efficacia del 91% nel prevenire il COVID-19. Dopo la somministrazione i bambini possono avere alcuni effetti collaterali locali (dolore, gonfiore) o generali (febbre, malessere, stanchezza), che hanno breve durata (uno-due giorni).
Si è parlato di miocarditi e pericarditi, ma nella fascia 5-11 anni i casi segnalati negli Stati Uniti sono stati 11 su 8,7 milioni di dosi (dati VAERS, l’istituto che raccoglie e studia gli effetti collaterali delle vaccinazioni).
La vaccinazione COVID-19 protegge i bambini dalla malattia. Sebbene in misura minore rispetto agli adulti, i contagiati possono ammalarsi e possono diffondere il virus ad altri bambini e agli adulti. In alcuni rari casi inoltre il virus può provocare una forma infiammatoria (MIS-C) che può essere particolarmente aggressiva.
I dati preliminari degli studi in corso indicano che il vaccino è efficace verso alcune varianti.
In ogni caso, la scoperta di nuove varianti non cambia le raccomandazioni di base per la vaccinazione. In particolare, non è consigliabile attendere nuovi vaccini nella speranza che siano più efficaci contro le varianti.
Diversi studi hanno evidenziato che il vaccino riduce la probabilità di trasmettere l'infezione ad altri. Inoltre, tra coloro che contraggono l'infezione dopo la vaccinazione, sembra che le cariche virali siano inferiori rispetto alle persone infette non vaccinate.
Anche se i vaccini riducono il rischio di trasmissione, non lo eliminano: l'effetto protettivo non sarà mai del 100%. La vaccinazione non ci consente quindi di interrompere le misure di prevenzione.
Gli studi per la messa a punto dei vaccini COVID-19 per i bambini fra 5 e 11 anni non hanno saltato nessuna delle fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza previste per lo sviluppo di un medicinale. La rapidità si deve alle nuove tecnologie, alle ingenti risorse a disposizione e alla valutazione passo passo invece che alla fine del processo.
Può fare una sola dose se non sono passati più di 6 mesi dal test positivo.
Se sono stati assunti anticorpi monoclonali o plasma convalescente bisogna aspettare 90 giorni prima di vaccinarsi.
Un’infezione dopo la prima dose (almeno 14 giorni dopo) è un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma a quello della prima dose di vaccino. Per questo non è indicato somministrare la seconda dose vaccinale, mentre si potrà fare il richiamo.
Ci sono molte altre domande che ci si può porre, specialmente in casi particolari come nei casi di bambini con patologie o fragilità.
Per approfondire questi temi consigliamo di consultare le Risposte a domande su patologie e condizioni particolari che il Network Bibliotecario Sanitario Toscano tiene continuamente aggiornato.