Test e green pass promettono maggiore sicurezza per chi fa sport. I bambini sotto i dodici anni sono esentati, ma per tutti valgono ancora le precauzioni che già usiamo.
Ci siamo appassionati alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi seguendo in TV le prove dei nostri atleti che hanno conquistato fama e medaglie, dimostrando che siamo un Paese che ama lo sport.
Ma oltre ad amarlo, lo pratichiamo: 35 milioni e 600 mila italiani fanno attività fisica con continuità, come risulta dalla ricerca I numeri dello sport realizzata nel 2018 dal Centro Studi del CONI. Per tutte queste persone, lo stop dovuto al Covid è stato un’ulteriore sofferenza.
Ora però riaprono le palestre, le piscine, i centri di danza, yoga e arti marziali, i campi e campetti di calcio e tante altre strutture che ospitano la nostra voglia di muoversi e giocare.
Vediamo quali sono le regole valide dal 6 agosto, in zona bianca, per ricominciare in sicurezza.
L’attività motoria e sportiva all'aperto è consentita e non è richiesto il green pass.
Questo vuol dire che si può fare qualsiasi tipo di allenamento o di sport, da soli o in gruppo, sia in aree pubbliche che in campi sportivi, impianti e piscine senza restrizioni nelle zone aperte.
C’è invece bisogno del green pass per accedere a docce, bagni e spogliatoi, e bisogna usare la mascherina quando ci si muove negli spazi della struttura e ci si cambia.
Per entrare nelle strutture sportive, senza accedere agli spazi interni, alcuni chiedono un’autocertificazione.
Queste regole valgono anche per gli sport di squadra o per attività che prevedono il contatto. Stiamo parlando di sport fatti a livello amatoriale all’aperto.
Se l’attività si svolge alla presenza di pubblico, le persone che assistono devono avere il certificato verde e valgono le norme per assistere a spettacoli e avvenimenti sportivi cioè – sempre in zona bianca e all’aperto – la capienza non potrà essere superiore al 50% della massima consentita, mentre al chiuso il limite è il 25%.
Le regole diventano invece più stringenti nelle attività al chiuso.
Per fare attività fisica in palestre, piscine, centri, scuole, strutture nei palloni pressostatici (es. campi da tennis), nei centri benessere e termali è necessario il green pass.
In altre parole, chi fa sport di squadra, di coppia o individuale – danza, tai chi chuan, ginnastica posturale, scherma, joga e arti marziali, acquagym e spinning, sale pesi e macchine - in locali chiusi deve avere il green pass. (Chi avesse voglia di conoscere gli sport presi in considerazione dal Governo, può consultare l’allegato che accompagna il decreto che ne elenca 130).
L’obbligo non si applica alle persone esentate dal vaccino, che dovranno avere la relativa certificazione medica. I bambini e i ragazzi sotto i dodici anni sono esentati e potranno frequentare liberamente i centri sportivi. Parenti, babysitter e accompagnatori che assistono bambini e disabili all’interno degli spogliatoi non dovranno avere il Certificato verde, però dovranno esibirlo se vogliono sostare nei locali dove si svolge l’attività.
Anche se si è vaccinati, rimangono le norme di sicurezza di base: la raccolta dei nomi di chi entra negli impianti, la misurazione della temperatura all'ingresso, l'obbligo di mascherina fuori dal campo o dalla vasca e fra un esercizio e l’altro, il rispetto di 2 metri di distanza da ogni altro atleta mentre ci si allena e 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca.
Il distanziamento è valido nelle fasi di allenamento o quando si eseguono esercizi individuali mentre ovviamente non è praticabile nel momento in cui si svolge l’attività sportiva vera e propria (anche in sport di forte contatto come il Judo).
Riguardo al numero di persone che possono accedere agli spogliatoi contemporaneamente, dipende dalla grandezza dello spogliatoio. Le indicazioni sono di garantire a ogni persona 12 metri quadrati. In 50 m metri quadri per esempio potranno stare al massimo 4 persone per volta.
Negli spogliatoi bisogna tenere la mascherina.
Molte attività sportive si svolgono in palestre scolastiche fuori dall’orario delle lezioni. Per queste attività valgono le stesse norme delle altre palestre pubbliche e private con le eventuali restrizioni che ogni istituto scolastico può prevedere.
Per quanto riguarda l’attività agonistica ci sono norme in parte diverse (per esempio sull’uso dei tamponi di controllo) e possono esserci protocolli specifici emanati da federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, per la sicurezza dei propri atleti.
Per quanto riguarda il calcio, è prevista l'attività di screening iniziale su tutte le persone coinvolte (giocatori, allenatori, staff) con tamponi antigenici o molecolari, ma è facoltativa per chi ha il green pass. Il tampone è invece obbligatorio per attività agonistiche di livello nazionale anche se si ha il certificato verde.
Per gli allenamenti, i non vaccinati e coloro che hanno fatto solo una dose, possono fare un tampone molecolare o antigenico entro le 48 ore precedenti.
Nel basket, per gli allenamenti e le partite, c’è l’'obbligo di green pass per i maggiori di 12 anni altrimenti bisogna attestare di essere risultato negativo a un tampone svolto entro 7 giorni.
Per la pallavolo, dalla serie C in giù, oltre al green pass è raccomandato un tampone molecolare o antigenico fatto nelle 72/48 ore prima della ripresa dell'attività sportiva. Senza certificazione, il tampone diventa obbligatorio prima delle competizioni.
Per informazioni più precise su ogni sport è bene consultare le relative federazioni.
Più in generale potete trovare le risposte ad alcune domande frequenti nella pagina del Dipartimento per lo sport sul sito del Governo e nella sezione dedicata a Sport e Covid sul sito del CONI.