Uno dei motivi per cui il Covid-19 ci inquieta è che non sempre ci sono risposte certe e rapide alle nostre domande. Purtroppo, come ci dicono gli scienziati, gli studi hanno bisogno di tempo.
Una domanda frequente oggi è: quanto persistono gli anticorpi nel sangue di chi ha avuto il Covid e quanto dura la probabile immunità contro il virus?
L’ospedale San Raffaele di Milano, ha seguito nel tempo 162 pazienti positivi al SARS-CoV-2, i primi dei quali arrivati in pronto soccorso nel marzo del 2020.
I risultati della ricerca – la prima di questo tipo nel mondo – sono stati comunicati l’11 maggio
e sono incoraggianti.
Gli anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 persistono nei pazienti sintomatici almeno fino a 8 mesi dopo la diagnosi di Covid-19, indipendentemente dalla gravità della malattia, dall’età dei pazienti o dalla presenza di altre patologie.
Si è anche scoperto chi sviluppa gli anticorpi nei primi 15 giorni, combatte la malattia più efficacemente e ha un rischio di morte inferiore.
Rispetto ad altri lavori pubblicati, questo studio sottolinea come la presenza precoce di anticorpi contro SARS-CoV-2 è effettivamente correlata a un migliore controllo del virus e a una maggiore sopravvivenza dei pazienti.
E questo avviene nella maggior parte dei casi. Fra i pazienti seguiti, il 79% ha prodotto gli anticorpi entro le prime due settimane dall’inizio dei sintomi.
Inoltre la presenza di anticorpi, pur riducendosi nel tempo, è risultata molto persistente: a 8 mesi dalla diagnosi solo 3 pazienti non rispondevano al test sierologico.
Le implicazioni di questa ricerca sono importanti per i singoli pazienti e per il contenimento della pandemia.
I pazienti incapaci di produrre anticorpi neutralizzanti entro la prima settimana dall’infezione andrebbero identificati e trattati precocemente, in quanto ad alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia.
La ricerca, come detto, è stata fatta su pazienti sintomatici. Non si sa ancora se questi dati siano validi anche per chi ha fatto il Covid in forma asintomatica.
Il San Raffaele, insieme all’Istituto Superiore di Sanità, sta anche verificando se queste risposte efficaci sono mantenute anche con la vaccinazione e soprattutto contro le nuove varianti.
Sapere se e quanti anticorpi abbiamo sviluppato può darci maggiore serenità perché ci dice quanto permangono e quanto siamo probabilmente protetti.
Per saperlo si può fare il test sierologico quantitativo, che si esegue in laboratori e ospedali con un prelievo di sangue (i test fai-da-te in vendita sono test qualitativi, che indicano solo se abbiamo avuto il Covid o no).
Il test sierologico quantitativo rileva infatti se abbiamo avuto il Covid senza sintomi e quanti anticorpi abbiamo sviluppato. Misura inoltre la permanenza degli anticorpi nel tempo sia dopo aver avuto il Covid, sia dopo la vaccinazione.
Le risposte arrivano. Basta essere un po’ pazienti.